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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

ECCO LA VERITA'

ECCO LA VERITA' È l’incredulità della verità che mi coglie di fronte allo specchio di legno che rimanda le mie rughe, lasciate dalla certezza. È la verità, che è sempre così unica che la comprendo a stento, ed è così vicina che, mi sta presso e non me ne avvedo. Ed è sempre così chiara che mi abbuia la mente. E sempre così brillante che mi acceca. E sempre così selvaggia che mi provoca un perpetuo dolore. E così forte che, infine, quasi la vedo. Così deforme che avrei voglia di rinascere. Così rovente che mi infiamma. È la verità che mi nutre, quasi a farmi sazio, di aver osato tanto e di aver ottenuto solo il tuo disprezzo. STHEP

RACCOGLI

RACCOGLI I tuoi dolori appena lambiti e gli sdegni a stento domati; combinali al tuo coraggio. Scaraventa tutto sul muso del vento contrario; non curarti della sua forza, un giorno s’acquieterà. E restituisci un sorriso, di quelli tuoi, rari. STHEP

RIDI FORTE

RIDI FORTE È fermo il tuo profumo e ancor più amaro il tuo sorriso. Vorrei averti spenta io  con le labbra sulle tue. E i dolori non averli trattenuti all’oscuro, Ma finirli nel gorgo di un’acqua limacciosa che ingoia e non restituisce. O in un battito zoppo di cuore deserto di sogni. E ricordarmi del tuo profilo, del tremore delle mie mani, così lontane dalle tue. E di quanto non ho goduto nel privarmi di essere sfacciato. Di carezze che non ho dato, avendo timore che fossero accettate.   Ridi, forte. Per celebrare ciò che un tempo desideravo e ora voglio come un pazzo e con un gesto ho strappato via. Ridi, forte. Ricorda quanto pagai caro aver visto quel tuo sorriso beffardo. STHEPEZZ

DALLE TUE LABBRA

DALLE TUE LABBRA Dalle tue labbra avrei voluto solo parole meste e quiete. Dalle tue labbra avrei dovuto cavare baci ardenti e freddi. Come quelli su di una bocca spenta, per il troppo parlare. Alle tue labbra avrei chiesto di farmi trovare la strada perduta,  chissà perché? Dimmelo! Dimmi dove ho mancato. Solo per sentirmi ancora vivo, per un attimo, vivo a far rinascere appagamenti sopiti. Uccidimi ora, con un morso delle tue labbra dalle quali sgorga quel veleno che instilli, goccia a goccia, e che mi rigira l’anima, senza tregua. STHEPEZZ

FISSAZIONE

FISSAZIONE Che splendido Questo amore mai cominciato. Questa passione appena accennata. Questa pena con un’unica direzione. Questa ossessione senza azione. Questa fissazione implosa e mai esplosa. Questa sofferenza accidiosa. Questa indifferenza dannosa. Questa impassibilità a stento controllata. Questa sufficienza portata. Questo silenzio voluto. Queste parole taciute. Queste labbra serrate. Quel cuore accostato. Quel soffio mai volato. Quel cenno mai arrivato. Quel consiglio a tacere. Quell’avviso a non indugiare. Quella, troppa, sofferenza che ha causato aver avuto paura di dire  “Non posso e vorrei”. STHEPEZZ