LE INQUIETE VOGLIE Le gambe, Le nostre inquiete voglie E le mie labbra sleali. *** L’asta imbandierata, Il divino luogo E l’indugiare sulla soglia. Discretamente s’affaccia, E torna sui suoi passi. Ripetendo sempre il percorso noto. Fintanto che spinto dal richiamo S’installa, Al fine senza indugi. *** Appagati Ora tremanti e morenti, C’è solo riposo, Di calore Che trabocca. In segno di tregua. STHEP