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Visualizzazione dei post da giugno, 2018
INCANTI INFUOCATI Non sono più ermetici i tuoi occhi brillanti, Ora che vi si levano svelate magie, Come folgore nell’oscurità. Calano lievi sorrisi colmi, E io meraviglio ancora A questo replicato splendore. Non fuggendo più innanzi l’ostacolo. M'appare non più miraggio il tuo collo, Per un bacio troppo trattenuto, Quando potevi o volevi E io vagavo sospeso, Tra goderne o punirmi per aver osato tanto. Hai cavato polvere di sanzioni inflitte, Che non comprendevo. Con un respiro di vita l’hai spazzata via. Oggi c’è solo la tua bellezza che uccide Ogni volta che mi volto e inatteso Scorgo quello sfavillio confondente. Di fronte a te, con i pugni chiusi, Tenendo stretti i miei sogni intatti, Attendo d'inabissar le mani, Per cercare quei diamanti perduti Nel fondo dei tuoi occhi, che so Non essere pezzi di vetro.                              ...
L'OTTAVA MOGLIE DEL LANCIATORE DI COLTELLI QUASI CIECO L’ottava moglie del lanciatore di coltelli quasi cieco la sera del debutto era atterrita. Non a causa della scarsa vista del marito; l’avevano tranquillizzata gli altri colleghi del circo, lui non sbagliava mai un lancio, se non di proposito. -  Amore, mi puoi dire come sono…, se mi posso permettere di dire così, morte le tue precedenti sette mogli?, domandò con un nodo alla gola la donna cannone. -  Mi avevi promesso che non lo avresti mai chiesto. Era nei patti, rispose l’uomo. -  Amore, lo sai che la curiosità è donna, aggiunse lei facendosi coraggio. -  Saperlo non ti renderà una donna, e soprattutto un bersaglio, felice, precisò il lanciatore di coltelli quasi cieco. -  Allora posso chiederti quando la tua vista ha iniziato a calare, per quasi scomparire del tutto, domandò con il cuore in gola la donna cannone. -  Se ti raccontassi questo, risponderei anche alla domanda precedent...
SMARRIRSI Ci vuole un attimo A smarrirsi, e, (ri)Trovarsi in cammini bui, Un bagliore accecante Attrae, sembra lusinga Che prepara leccornie ghiotte e audaci. Se speri d’imbatterti Nell’AMORE per lande ombrose Sei in fallo. L’AmOrE è radiazione luminosa, abbaglio, energia. L’oscuro ravviva il tempo Di un godimento provvisorio Di un amplesso svelto Di un abbraccio lesto, Come tra lampo e tuono, Che più è spedito e più stordisce. La strada di casa è prossima, Devi scavalcar solo quel muro incapace di parlare. Non hai appigli, non hai unghie, Hai solo sangue intenerito, Guasto, tristo, cristo (sei) di croci pesanti, Di flagelli in carne viva, di mente pura, Eppur in croce t’han messo, Coloro che mercificano corpi (e non sarebbe nulla), Prostituirsi l’anima, questo sì grave. Lo fanno con troppa facilità, Per un nulla, per un gruzzolo miserevole Solo un poco di effimero successo. Solo un poco di esausto consenso. Ci...

AUTOGRILL MALEDETTO

AUTOGRILL MALEDETTO Ci può stare, Che la macchina parta in quarta, Che poi in prima ha più potenza, Che sussulti, sbuffi, rilasci un fumo grigio. No, non è il carburatore, È solo l’incombusto carburante Di un amore partito in fretta, Sobbalzato su buche non viste, Ignorante di ostacoli e distrazioni semi-occulte. Gli occhi, si sa, a volte fanno scherzi Del cazzo, Peggio di un cuore tonfo. Ci può stare, Dicevo, Che la benzina sia poca, Che tu non abbia controllato i liquidi, Le luci, le spazzole, Come consiglia l’A.C.I., Prima di mettersi in viaggio, Specialmente se il viaggio è lungo. Fanculo all’A.C.I., Che ne sa dell’amore, Loro che al massimo lo trainano quando in panne? Ci può stare, Ridico, Che all’autogrill tu faccia una sosta, Svuotandoti. Però, attenzione, che insieme ai liquidi Non scappino via quei pochi ‘ti amo’ che ti regalò. Ci può stare, ...
SPINGERSI OLTRE, ALTROVE Ci spingiamo Tra luci e ombre Di precisa sostanza. Dove le punte Sono baci E far l’amore La base, i cateti essenziali Di un abitare (Non) scansabile come la morte Primordi non in conflitto Perché Essenza dell’esistenza, dolorosa, a volte Dell’amor negato STHEP [ Rupert Vandervell]
VOLTEGGIAVANO Volteggiava sulla mia testa / era luna tonda / si è posato sul ramo / quello che faceva ombra al nostro amore / mi ha guardato e poi gracchiando / si è diretto verso l'astro testimone / creando un'eclissi / tra i miei pensieri cupi e il disco luminoso STHEP

SUI RUDERI DEI MURI

SUI RUDERI Sui ruderi Hai lasciato Erba murale Che sopravvive. Tracce d’amore non vissuto, Lo stesso Che scolpito Sulla pietra Rimarrà a guardare Fugaci baci mai donati Fugaci accarezzamenti mai dati Fugaci amanti mai incontratisi. Fugaci, è ora di fuggir Da queste bugie imperiture STHEP