ANCORA UN PO’ DI SPERANZA
La lama appuntita dall’odio
spacca il cuore mobile;
a nulla serve serrare
nella mano il libro dei giusti.
Il sangue esce a fiotti, lava quello versato in precedenza;
piange l’arma ignara e responsabile,
e tu ridi, innocente e impunito.
Inumano grido per inumano dolore;
doveroso aiuto a chi si volta e grida:
perdonami, fratello.
Il dardo avvelenato scoccato dall’arco dell’indifferenza,
non corrompa più il mio coraggio,
il sangue innocente non copra
l’orma del peccatore che fugge.
Non nascondere le mani intrise
del sangue di mio fratello;
a cosa servirebbe?
Ciò che hai fatto non si laverà,
non potrà essere incendiato,
Tu hai ucciso mio fratello
e coloro che uccidi sono miei fratelli.
STHEP
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